Ora che si avvicina la stagione autunnale è tempo di occuparsi del riscaldamento delle proprie case. Dopo una giornata passata in giro per lavoro e commissioni varie, l’ultima cosa che si desidera è entrare in un ambiente freddo. Per rendere le vostre case al contempo riscaldate, accoglienti, senza spendere un capitale in bollette, la cosa migliore è scegliere accuratamente la tipologia di radiatore.
Termosifoni: perché si chiamano così
Termosifone è la parola più corretta per indicare i classici radiatori che si trovano nelle nostre case; quelli composti da lamelle poste in direzione perpendicolare al pavimento, affiancate una all’altra, tanto per essere più cari possibile. La parola termosifone deriva dal processo fisico che sta alla base del riscaldamento operato da questi strumenti: l’acqua calda che vi scorre all’interno genera calore per irradiamento e questo calore fuori esce dal termosifone stesso per espandersi nella stanza dove è installato.
Come scegliere il radiatore giusto
In commercio esistono diverse tipologie di radiatori che vi verranno proposti dalla ditta di muratori che sta costruendo o ristrutturando la vostra casa. Le considerazioni da fare per arrivare ad una scelta vertono sullo spazio disponibile, l’ampiezza della stanza da riscaldare e il materiale con cui sono fatti i radiatori. È logico che nella scelta verrete accompagnati dai tecnici esperti in materia, gli stessi che poi opereranno l’installazione dell’impianto di riscaldamento, tuttavia è bene sapere di cosa si parla per poter supervisionare i lavori e personalizzare i propri ambienti casalinghi.
Esistono dei programmi online gratuiti che operano il calcolo del numero, dimensione e tipologia corretta di radiatore da installare in base alle dimensioni e altre caratteristiche della stanza. Questi programmi possono aiutare ma le caratteristiche che bisogna tenere presente per installare il giusto sistema di riscaldamento sono quattro: la tipologia di riscaldamento che si è scelta (ad acqua calda, a pavimento, tramite energie alternative..), la tipologia di stanza e quanto è importante che abbia un buon grado di riscaldamento (le stanze da letto ovviamente dovranno essere riscaldate più del bagno o della cucina), le dimensioni della stanza, la coibentazione esterna della casa.
Materiali utilizzati nei termosifoni
Siccome il meccanismo fisico che sta alla base del riscaldamento operato dai termosifoni ruota intorno all’iradiamento, si capisce che il materiale utilizzato è per costruirli è più che mai importante perché può aiutare o ostacolare questo processo. Gli elementi più utilizzati per la costruzione dei radiatori sono: la ghisa, l’alluminio e l’acciaio. I radiatori in ghisa sono i più tradizionali di tutti; sono molto efficienti perché la ghisa è un materiale che riesce a trattenere il calore e rilasciarlo poi gradualmente. Per questa caratterstica peculiare, i radiatori in ghisa sono quelli che per riscaldarsi impiegano più tempo ma che poi sono in grado di rilasciare calore anche da spenti. La ghisa è un materiale di origine ferrosa ed è sostanzialmente una lega formata da ferro e carbonio, con una percentuale più alta di quest’ultimo; è ottenuta con la lavorazione a caldo dei minerali del ferro.
Prezzi radiatori
A seconda della dimensione, del materiale usato, della personalizzazione e dei costi di installazione, il prezzo finale dei radiatori varia molto. Tuttavia si possono indicare dei costi generali sui singoli elementi. Un radiatore in acciaio di 70 cm di altezza ha un prezzo di circa 12 euro. Con le stesse misure ma realizzato con l’alluminio costa 20 euro, mentre in ghisa il prezzo sale fino a 30 euro. Se poi si aggiungono dettagli e verniciature varie ovviamente il costo si alzerà ulteriormente.