Alla Scoperta della Cornovaglia

Alla Scoperta della Cornovaglia. La Cornovaglia offre paesaggi davvero affascinanti soprattutto per gli amanti della natura, ma anche per coloro che sono appassionati di storia e tradizioni. Dalle imponenti scogliere sull’Atlantico, alle infinite spiagge invase soprattutto da surfisti, ai piccoli porticcioli di pescatori è possibile rilassarsi e divertirsi in un’isola molto tranquilla.

La Cornovaglia è molto conosciuta come la terra di Re Artù, che, secondo la leggenda, nacque nel castello di Tintagel. Egli fu un capo guerriero romano-britannico che guidò la resistenza del popolo celtico, e divenne re rimuovendo la spada Excalibur da una roccia.

La Cornovaglia, quindi, si trova più a sud della Gran Bretagna, alla punta estrema di un mondo che se non esiste più, sta scomparendo poco alla volta. Come poco fa vi dicevo, la Cornovaglia è un’isola molto tranquilla, nella quale la vita va più piano rispetto ad altri paesi del Regno Unito.

Cosa vedere in Cornovaglia?

L’attrattiva di maggiore interesse in Cornovaglia, è il castello di Tintagel di origine medievale della cittadina inglese di Tintagel, di cui oggi restano soltanto alcune rovine. Le rovine del castello di Tintagel sono la meta più frequentata in Cornovaglia. Il castello è situato su una roccia a strapiombo sul mare ed è molto affascinate. Risulta davvero suggestiva anche una visita alla scogliera. Durante la bassa marea, si può visitare anche la grotta di Merlino, sotto le mura.

Il castello risale al XII secolo, dunque, molto probabilmente non vi nacque Artù, che se mai esistito, visse tra il V e il VI secolo. Il castello è stato eretto intorno al 1249 da Riccardo di Cornovaglia, che decise di creare la sua fortezza in base alla credenza sulla nascita di Artù.

Per la gran parte, la Cornovaglia si affaccia sull’Oceano Atlantico, lungo il quale si trovano infinite coste e misteriose grotte.

Mousehole è un villaggio di pescatori, si trova nel tratto orientale della Cornovaglia, tra Lamorna e Newly, a circa cinque chilometri da Penzance. Dolly Pentreath, residente a Mousehole e scomparsa nel 1777, è stata l’ultima donna a parlare correttamente la lingua cornica, antica lingua della Cornovaglia.

Tra le tante bellezze della Cornovaglia, c’è anche Polperro, un particolare villaggio di pescatori della costa sud-orientale dell’isola. Il termine Polperro deriva, sia dal nome del fiume Pol che dalla parola cornica Porthpyra, che vuol dire porto di Pyra, nome di persona. Inizialmente, Polperro era la giurisdizione del maniero di Raphael, nominato anche nel Domesday Book. Dall’XII secolo, la località di Polperro riscontrò una grande crescita come cittadina portuale, e, si sviluppò anche il contrabbando di merci come tè, tabacco, brandy e così via.

Polperro si caratterizza anche per altre attrattive d’interesse, come il Museo, la Couch’s Great House e la The Shell House. Poco fuori dal villaggio troviamo anche la Chiesa di Lansallos, la Chiesa di Talland e l’Abbazia di Sclerder. L’attività principale del villaggio di Polperro, è il turismo, che ha raggiunto il suo massimo storico a partire dal XX secolo.

Costeggiando il versante settentrionale di Land’s End, raggiungiamo St. Ives, una splendida cittadina, che vanta di un grande porto e spiagge paradisiache. Saint Ives, è un luogo alquanto affascinante, dove l’andamento della marea batte un tempo a parte, e la città si trasforma in una vera e propria cartolina. Questo luogo è amato da tutti i turisti specialmente per i profondi dirupi e per la luce che avvolge l’intera cittadina.

La via principale di St Ives è Forte Street, parallela al lungomare. Nei pressi di questa via, inoltre, si trova l’atelier di Barbara Hepwort, rinomata esponente dell’astrattismo insieme a Ben Nicholson ed Henry Morre. In seguito alla scomparsa della scultrice, il luogo e il giardino sono stati completamente modificati e trasformati nel Barbara Hepworth Museum & Sculpture Garden.

Le spiagge di St. Ives sono molto belle e consigliate a tutti coloro che vogliono rilassarsi sotto i caldi raggi del sole. Fra le più belle c’è Porthmeor situata sulla costa settentrionale in cui si trovano molti surfisti; un’altra molto bella è anche la Porthminster a sud, la Porthhwidden e la Carbis Baya a sud-ovest.

Nella parte occidentale della Cornovaglia si trova Land’s End, il punto più occidentale della Gran Bretagna. Land’s End è un luogo piuttosto affascinante, che si caratterizza principalmente per le scogliere a picco sul mare, battute da un vento fortissimo e dalle onde dell’oceano. Diverso tempo fa si credeva che questo fosse il punto dove il mondo finisse, proprio per il mare impetuoso che lo caratterizza.

Costeggiando Land’s End, è possibile attraversare un bellissimo sentiero a picco sul mare, con prati verdi ricoperti di fiori, fino ad arrivare al famoso cartello che indica di essere giunti a destinazione. In questo territorio, inoltre, risiede un caratteristico parco divertimenti.

A Land’s End Artù centra poco, in quanto il protagonista è Tristano, uno dei cavalieri della tavola rotonda. Tristano s’innamorò perdutamente di Isotta, sposa promessa di suo zio. Tristano, alla morte di suo padre, acquisisce questa ricca terra. Tuttavia, non riesce a occuparsi della sua eredità, poiché Lyonesse sprofonda nel mare.

Il monastero benedettino di San Maichael’s Mount si trova a circa 22 km dal Land’s End. La sua somiglianza con Mont Saint-Michel in Normandia, un isolotto tidale che si trova presso la costa settentrionale della Francia. La somiglianza fra i due isolotti non è per nulla casuale, in quanto anche questo luogo è dedicato all’arcangelo Michele, che sarebbe apparso nel 495 e al quale i Benedettini, dedicarono un’abbazia in loco. Fu poi sostituita nel XVI secolo dalla fortezza che tutt’ora possiamo ammirare.

Fino al 2001 l’incantevole fortezza è il luogo più visitato, prima che l’Eden Project prendesse il via alla fine degli anni ’90. L’Eden Project è un complesso turistico., che dista due chilometri dalla città di St. Blazey e da St Austell. Al suo interno si trovano oltre centomila piante diverse fra loro, provenienti da ogni parte del mondo. Il progetto è stato ideato dal noto imprenditore Tim Smit, da Nicholas Grimshae e dalla Anthony Hunt and Associates.

Al suo interno troviamo tre diversi complessi: Il Bioma Tropicale in cui ci si trova, copre quasi 1,70 ettati in 50 metri di altezza. Questa struttura presenta al suo interno oltre 1000 tipi di piante provenienti da ogni luogo tropicale presente sul pianeta. Al suo interno la temperatura è mantenuta fra i 18° e i 35°C, e un’umidità non superiore al 90%.

Il Bioma Mediterraneo, invece, ospita al suo interno oltre mille diversi tipi di piante provenienti dai climi temperati del pianeta terra, dal Giappone e dalla California. La temperatura nella biosfera è di 9°C e può arrivare fino ai 25°C durante il periodo estivo.

Il Giardino, che si trova all’esterno, occupa i ¾ della totale superficie dell’intero complesso. Al suo interno sono custoditi oltre 1000 piante differenti tra loro e coltivazioni. In questo luogo, inoltre, ci sono moltissime installazioni artistiche e didattiche che permettono ai visitatori di scoprire le peculiarità e le proprietà di diverse piante.