Alla Scoperta dell’Antartide

Alla Scoperta dell’Antartide: l’ultimo continente a essere stato scoperto, nel quale non esistono città, case e strade, ma solo montagne di ghiaccio e un silenzio totale. Un paesaggio che supera ogni tipo d’immaginazione, dove imponenti blocchi di ghiaccio fanno da padroni e dove il turismo è stato scoperto recentemente.

Anche per gli esploratori più esperti, è stato molto difficile raggiungere questa terra, tanto che è stata considerata una leggenda, ma alla fine grazie al coraggio di molti, è stata esplorata in ogni luogo.

Nel 1520 il navigatore Ferdinando Magellano è stato trasportato a causa delle tempeste furiose in un canale, che in seguito ha preso il suo nome: lo Stretto di Magellano, che separava la costa dell’America Meridionale da una terra sconosciuta che si estendeva più a Sud. Magellano era convinto di aver trovato il continente più misterioso citato nelle carte più antiche, tuttavia non si trattava di una terra, ma di un arcipelago “La Terra del Fuoco”, che fa parte dell’Argentina e del Cile.

Nella parte Argentina dell’arcipelago si trova il Parco Nazionale Tierra del Fuego, ovvero ci riferiamo al parco più a sud del pianeta. Questo parco è stato istituito nel 1960, per poter salvaguardare la natura, la flora e la flora di un territorio sud-antartico. Si trova a sud-ovest della provincia della Terra del Fuoco ed è il parco nazionale più meridionale dell’Argentina.

All’interno di questo incantevole parco si trova una natura incontaminata e paesaggi selvaggi a nord del lago Fagnano, della Sierra di Inju Gooyin e Beauvoir. Il parco conserva fitte foreste fuegine composte da Coihue, Canelo, Legna Beech e Nire o Antartic Beech. Il bosco è dominato dalle calafate, notro, erica arborea e muschi. Al suo interno si trovano anche diverse specie di funghi, tra i quali alcuni commestibili, come il pan de indio.

La fauna all’interno di questo parco è composta da uccelli, come il condor delle Ande, il cormorano, varie specie di svassi, gabbiani, oche selvatiche, sterne e anatre. Tra i mammiferi vi sono specie come il castoro canadese, la volpe di Magellano, le lontre, i visoni e i conigli.

Il clima della regione è piuttosto umido e freddo, e non vi sono stagioni secche. Il periodo autunnale e invernale è il più piovoso; i venti dominano l’intero paesaggio soffiando violentemente in direzione sud-ovest. Inoltre, non sono mai state registrate temperature né troppo alte né troppo basse.

Per quanto riguarda il turismo nel Parco Nazionale Terra del Fuoco, solo duemila ettari sono autorizzati al pubblico. Questo parco è aperto tutto l’anno, ma il periodo migliore per visitarlo è quello invernale, durante il quale avviene l’accoppiamento dei pinguini, che si possono fotografare durante il corteggiamento. La pesca è consentita solo in un determinato periodo di tempo che va da novembre a metà del mese di aprile. Tuttavia, per poter pescare bisogna essere in possesso di un permesso.

Moltissimi sono i turisti che accedono al parco tramite una sola strada, la Ruta 3, che finisce all’interno del parco stesso, nella baia di Lapataia. Dunque, il parco può essere visitato seguendo alcuni sentieri che vengono segnalati, tramite i quali è possibile ammirare i laghi, tra i più famosi c’è il Lago Roca e il Lago Negra.

È possibile continuare il viaggio in Antartide, raggiungendo il canale di Drake, che ha preso il nome dal pirata Francis Drake, la cui ultima nave, in seguito al passaggio dallo stretto di Magellano, nel settembre del 1578 fu spinta nel punto più a sud, per dimostrare l’esistenza di un collegamento tra l’Antartico e il Pacifico. Il primo che navigò attraverso il canale di Drake è stato l’esploratore olandese Willem Schouten nel 1616, che diede il nome a Capo Horn.

Nel 1820 una spedizione russa riesce ad approdare sulle coste del continente. Questa spedizione lo fa, scrivendo una nuova della storia dell’umanità. Molte persone avevano creduto che si trattasse di un luogo mitico, c’era chi lo identificava un Atlantide e chi l’Eldorado ricco di metalli e pietre preziose. Ma dopo essere arrivati in questo luogo, i primi esploratori non si trovarono di fronte a quello che avevano immaginato, ebbero un’impressione molto diversa.

Durante il periodo invernale, in Antartide, la temperatura media è compresa tra i 60 e i 30 gradi sotto zero. Il periodo estivo forse è quello un po’ più caldo, infatti, sono stati registrati dai -50 ai -5 gradi. Sicuramente non è semplice adattarsi a simili temperature, ma dedicare qualche giorno a questo incantevole posto, potrebbe rivelarsi davvero una scelta incredibile, per poter scoprire le sue bellezze e la sua storia.

I personaggi che s’incontrano più spesso in Antartide sono i pinguini, che vivono in gruppi e non hanno paura delle poche presenze umane che solitamente incontrano. In Antartide l’uomo non ha la possibilità di vivere senza aiuti esterni, e la sua presenza in questa zona è legata soltanto alle ricerche scientifiche.

Negli anni l’Antartide è stato un continente molto conteso fra la Gran Bretagna, Francia, Australia, Norvegia, Nuova Zelanda, Argentina e Cile. Tuttavia, in seguito all’interessamento da parte di Stati Uniti e Unione Sovietica, si è deciso che l’unica valida soluzione, era quella di mantenere l’Antartide neutrale. Il territorio dell’Antartide è stato usato solo per scopi pacifici e scientifici.
Attualmente, oltre sessanta sono le nazioni che studiano l’Antartide inviando differenti informazioni riguardo al territorio.

In Antartide ci sono poche migliaia di persone, che riescono a condurre una vita normale che si spostano tramite Port Lockroy, ovvero ci riferiamo a una stazione britannica dove vengono effettuati studi sulle colonie di pinguino papua. A Port Lockroy è possibile anche spedire alcune cartoline, proprio perché c’è un ufficio postale.